La cosiddetta sindrome da panico fa registrare oggi un preoccupante aumento di incidenza nella popolazione generale per motivazioni che approfondiremo. Cosa sono gli attacchi di panico? Si tratta di episodi di intenso malessere ed intensa paura associati a sensazione di malattia imminente e mortale. La sintomatologia che così si presenta è una forma d’ansia severa e molto invalidante. Il pericolo più grande, al di là dello star male che l’attacco di panico porta con sé, è quello che si ingeneri un circolo vizioso davvero difficile da modificare, quello che ogni singolo episodio si inscriva nella memoria della persona tenendo sempre viva l’angoscia che se ne verifichi uno nuovo. Questo circolo vizioso sfocia più di frequente nella cosiddetta “paura della paura” o, se vogliamo, nell’agorafobia, cioè la paura di trovarsi in luoghi o situazioni che possano scatenare la crisi, soprattutto perché potrebbe non essere immediatamente disponibile un aiuto
Quali sono i sintomi principali di un attacco di panico?
Palpitazioni, tachicardia, vertigini e sensazione di “testa vuota”, paura di morte imminente, brividi, sudorazione, fastidio al petto e respirazione difficoltosa, nausea e disturbi addominali.
Quali sono le principali cause di attacco di panico?
Certamente ci sono persone geneticamente predisposte, ma tra le cause principali vi sono senza dubbio lo stress, le preoccupazioni esagerate circa la propria salute, sentimenti e vissuti spiacevoli che riguardano la propria vita personale e le proprie difficoltà. Vediamo adesso quali sono i meccanismi principali di funzionamento della musicoterapia nell’aiutare le persone affette da sindrome da panico.
Il razionale della Musicoterapia nella sindrome da panico: una questione di psicodinamica relazionale
Innanzitutto il dialogo sonoro ha un enorme potenziale nel mettere in evidenza le fonti dello stress e nel ridurne l’intensità e la nocività. La musicoterapia aumenta la tolleranza all’ansia e al disagio rinforzando la sicurezza e riduce le sensazioni fisiche sgradevoli a vantaggio del piacere corporeo e mentale che derivano da tale esperienza. Il fare attivo, legato alla produzione sonora musicoterapeutica, aiuta a riprendere un contatto più vivo e concreto con la realtà. Questo si collega a pensieri e a dinamiche mentali collaterali terapeutiche come l’indebolimento delle interpretazioni catastrofiche errate e costantemente collegate alla minaccia. Inoltre va diminuendo la paura costante di concomitanti stati fisici e mentali patologici. Questo espone il soggetto ad una rivalutazione cognitiva delle cose generando anche la possibilità di un’interpretazione alternativa dei sintomi, Naturalmente sarà compito del medico tranquillizzare il paziente circa le sue condizioni fisiche, probabilmente non associate ad una malattia organica pericolosa. L’indebolimento dell’ansia, attraverso la pratica musicoterapeutica, condurrà alla riduzione dei comportamenti di evitamento consentendo al soggetto di riprendere una vita normale. Per ogni ulteriore approfondimento è possibile consultare il nostro studio laboratorio di Musicoterapia in Pescara ai recapiti indicati su questa pagina web. Clicca qui per contattare direttamente lo studio.
Dott. Marco Di Matteo
