DISTURBI DEL LINGUAGGIO: COME FUNZIONA LA MUSICOTERAPIA?

Affinità tra dialogo sonoro e linguaggio parlato

Cosa rende molto affini la Musicoterapia, il dialogo sonoro (su cui la Musicoterapia si fonda) ed il linguaggio? Alcuni fattori di convergenza che si possono meglio comprendere andando ad approfondire il funzionamento dei centri nervosi connessi con il linguaggio

DSL, intelligenza, memoria e suoni: razionale della Musicoterapia

Un disturbo specifico del linguaggio (DSL) può presentarsi anche in assenza di un deficit dell’intelligenza. Perciò possono manifestare tale disordine anche bimbi del tutto ‘normali’ per quanto attiene agli altri ambiti di funzionamento. Non trattare un disturbo del linguaggio, raccomandabilmente nelle sue fasi più precoci, può compromettere l’inserimento sociale, la scolarità, le abilità del bimbo. La letteratura scientifica chiarisce che quando le abilità linguistiche del bambino sono compromesse sono assai probabili i rimandi ad altre difficoltà inerenti la percezione della parola e la sua sistematizzazione nei circuiti della memoria. Questo approccio rende ulteriormente ragione dell’intervento sonoro-linguistico che possiamo prevedere utilizzando la Musicoterapia.

Primi obiettivi clinici della Musicoterapia dei DSL

Uno dei momenti sostanziali della Musicoterapia nei bimbi con DSL è rendere ‘più accessibile’ il linguaggio accentuando la prosodia, l’intonazione e la salienza sillabica delle parole. Ciò rende più memorizzabili i suoni, al di là del significante della parola. Lavoreremo, pertanto, su uno step decisamente anteriore all’apprendimento della parola: la percezione dei suoni e finanche del loro fonosimbolismo (significato che una parola ha in virtù del proprio suono, prima ancora del proprio significante). Melodia e ritmo, dunque, rappresentano due fondamentali elementi da aggiungere al fluire delle parole. Ciò produce una decisa diminuzione della richiesta cognitiva da parte del bambino e, quindi, una netta diminuzione dello sforzo necessario per imparare.

DSL, Musicoterapia e ‘making practice’

Nella buona prassi della Musicoterapia vi è quella di facilitare le risposte agli stimoli potenziando la creatività. I tentativi di un bimbo con DSL di vocalizzare rappresentano uno dei più eloquenti esempi di training auto-implementato. In altre parole il bimbo, quando intenzionato a parlare, pone in essere una serie di tentativi, esattamente come fanno i più piccoli con la lallazione, che sono chiara espressione di quel ‘making practice’ che prelude all’apprendimento del linguaggio. Diversamente diremo: come possono i giovani leoni imparare a cacciare le prede, attività sostanziale per la propria sopravvivenza, se non si cimentano da piccoli in un gioco assai simile alla caccia? Chiosando: la Musicoterapia è il terreno ideale per tentare di mettere in pratica, con l’aiuto di un terapeuta totalmente accogliente, rispecchiante, riproponente, pronto anche a riproporre il linguaggio ‘non-sense’ di bimbi non ancora abili alla parola. Del resto un bimbo impegnato in un’attività musicoterapeutica sta anche misurandosi con la propria motivazione ad imparare e a relazionarsi. Alla fine dei giochi sarà la comunicazione la capacità da padroneggiare. E il bambino capirà sempre meglio come integrare la parola alle proprie esternazioni corporee.

Musicoterapia nei DSL: da sola o in associazione?

La Musicoterapia, nel bimbo con DSL, opererà un’integrazione dei pensieri con i processi di apprendimento ed emissione della parola. Capiamo bene che questo processo è ben più ampio del solo imparare a parlare. Esso ben si correla con un neuro-sviluppo pervasivo e a tutto tondo del bimbo. E’ anche per questo che gli approcci integrati e multi-disciplinari sono sempre da preferire. E’ corretto lavorare di concerto con i terapisti del linguaggio (logopedia) per un lavoro sinergico e di squadra. Gli obiettivi saranno comuni, ma perseguiti per strade differite. Il confronto è tutto. Lo si dica sempre: i risultati ottenuti facendo un lavoro su più fronti sono sempre migliori di un approccio mono-disciplinare. E’ corretto ritenere un approccio di questo tipo come un razionale gold-standard per il trattamento dei DSL. Il tipo di approccio associato in futuro ad un maggior numero di successi terapeutici con questi piccoli pazienti.

Dott. Marco Di Matteo

Dr. Marco Di Matteo

Medico chirurgo, musicoterapeuta clinico, docente e autore
Laureato in Medicina e Chirurgia, ha conseguito il diploma accademico di alta formazione in Musicoterapia. Docente incaricato di Chitarra Moderna presso lo studio musicale “Modern Guitar” di Pescara, docente accademico a contratto di Musicoterapia, C.T.U. Del Tribunale di Pescara, C.T.P. per la valutazione del danno biologico, autore letterario.

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